mercoledì 6 dicembre 2017

 La sostanza del desiderio : cibo, piaceri e cerimonie di Gianni-Emilio Simonetti
Cuochi di corte che si suicidano per una partita di pesce che tarda ad arrivare. Un asparago abbandonato sul tavolo di una cucina che segna l’inizio dell’arte contemporanea. Un cuoco-architetto che, nella sua rivolta contro la materia, getta le basi della nouvelle cuisine. Preparare un serpent de couvent con il quale rimediare alla concupiscenza di schiere di novizie. Cucinare la ricetta con il titolo più lungo del mondo di cui parla Aristofane ne Le donne all’assemblea. Scoprire cosa lega la nascita delle salse a una precisa forma della convivialità. Gola, odori, gourmandise. Vatel, Carême, de La Reynière. Principi, popolani, borghesi. Pittori, pasticceri, architetti. Qualche secolo di arte leccarda passata al setaccio con i suoi protagonisti. Aneddoti e racconti che disvelano i nessi tra forma e materia, riti e godimento. Non una storia della cucina, ma un incredibile affresco in cui l’arte cucinaria si fa lo specchio del mondo che la circonda.

Il talento del cuoco di Martin Suter
«Una storia in cui l’arte culinaria diviene appassionante come un romanzo giallo, solo più esotica e decisamente più erotica» (Frankfurter Allgemeine). Il sesso, il cibo e la giustizia, la crisi economica e l’identità individuale: Il talento del cuoco racconta i paradossi della società europea, dei cittadini di un mondo che diviene sempre più instabile e ingiusto. In cui il piacere - del corpo, della mente, del palato - è la merce più preziosa di tutte. 

Nelle cucine di un ristorante di lusso a Zurigo lavora Maravan, un giovane tamil che viene dallo Sri Lanka. Come molti suoi connazionali è fuggito dalla guerra per giungere in Europa, sperando nell’asilo politico e con la responsabilità di aiutare la famiglia rimasta in patria. Nel ristorante gli vengono assegnati solo i compiti più umili e noiosi, ma lui non se la prende. Ha un carattere amabile e ottimista, possiede una fede devota, con i suoi riti e le sue divinità, e soprattutto è un cuoco dall’olfatto e dalle qualità straordinari.
La prima a scoprirlo è la disinibita Andrea, una cameriera dello stesso locale. Per lei Maravan cucina il vero curry, ispirato alla tradizione culinaria di famiglia con qualche personale innovazione. La ragazza, nel corso di una cena indimenticabile, avrà un’idea che cambierà il loro futuro: dovranno mettersi in proprio e aprire una ditta. Si chiamerà «Love Food» e proporrà un Love Menu, consegna a domicilio di raffinati manicaretti afrodisiaci capaci di stimolare il desiderio delle coppie annoiate. I primi clienti arrivano grazie a una terapista specializzata, ma la voce si sparge rapidamente. In un contesto che scopre con angosciato stupore la possibilità del fallimento, e che diviene sempre più instabile e ingiusto, i piaceri – del corpo, della mente, del palato – diventano merci preziose. Le sensuali ed efficaci ricette di Maravan sanno restituire gusto ed emozione alle serate di coppie abbienti, a personalità della politica, a uomini d’affari in cerca di sensazioni forti. Ma attraggono anche figure ambigue, che vivono ai margini del potere e della ricchezza…
Il talento del cuoco racconta con tono sagace, ironico e riflessivo l’aspra complessità di un ingranaggio sociale che rimescola il destino di persone lontane e diverse e le porta sullo stesso palcoscenico, in uno spazio in cui i gesti e le parole di ognuno riguardano e influenzano le vite degli altri. E allora tra noi e loro, tra gli abitanti di nazioni e città che si vogliono solide e antiche, e quei popoli che crediamo spuntare dal nulla per turbare il nostro ordine e il nostro benessere, nasce un legame profondo, che ha bisogno di una scoperta continua, di una curiosità che può svelare quei mondi che convivono quotidianamente accanto a noi.

* le ricette del menù d’amore sono nell’appendice

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