lunedì 18 settembre 2017

Il mio piede sinistro, un film di Jim Sheridan (DVD) 
 “La pittura era diventata la mia stessa vita. Essa mi rivelò mille modi impensati di esprimermi. Mi permise di esternare ciò che vedevo, ciò che sentivo, ciò che avveniva in me, dentro quel cervello imprigionato in un corpo deforme, simile ad un recluso che dalla sua cella guarda un mondo per lui non ancora diventato realtà”                        Christy Brown





Daniel Day-Lewis trionfò nel 1990 come miglior attore protagonista, vincendo il suo primo Oscar, per la straordinaria interpretazione sostenuta ne Il mio piede sinistro, esordio dietro la macchina da presa di Jim Sheridan. Tratto dall’omonimo libro che racconta la vita di , nato con un handicap fisico quasi totale, il film di Sheridan ripercorre l’incredibile storia di un uomo che dovette imparare a utilizzare con perizia l’unica parte del corpo che gli consentiva di mantenere un canale comunicativo con l’esterno, divenendo, nel tempo, un apprezzato pittore e scrittore. Tredicesimo figlio di una famiglia operaia di Dublino, grazie all’ausilio dei suoi cari, e soprattutto della madre, che non smise mai di sostenerlo, Christy riuscì a emanciparsi da una minorazione che nei primi anni di vita gli impediva, oltre che a deambulare, di esprimersi verbalmente, e, per tale motivo, fu considerato a lungo alla stregua di un vegetale, incapace di avere una relazione minima con il mondo. Sarà l’incontro con la dottoressa Cole (Fiona Shaw), specialista in paralisi celebrali, a dare inizio a un lento ma costante percorso di riabilitazione che gli permise di acquisire un’accettabile funzione orale; la lettura dell’Amleto di Shakespeare, di cui era uso imparare intere parti a memoria, si rivelò efficacissima nell’agevolare il graduale miglioramento.

Nessun commento:

Posta un commento