Il mio piede sinistro, un film di Jim Sheridan (DVD)
“La pittura era
diventata la mia stessa vita. Essa mi rivelò mille modi impensati di
esprimermi. Mi permise di esternare ciò che vedevo, ciò che sentivo, ciò che
avveniva in me, dentro quel cervello imprigionato in un corpo deforme, simile
ad un recluso che dalla sua cella guarda un mondo per lui non ancora diventato
realtà” Christy Brown
Daniel
Day-Lewis trionfò
nel 1990 come miglior attore protagonista, vincendo il suo primo Oscar, per la
straordinaria interpretazione sostenuta ne Il mio piede sinistro, esordio dietro la macchina da presa
di Jim Sheridan. Tratto
dall’omonimo libro che racconta la vita di , nato con un handicap fisico
quasi totale, il film di Sheridan ripercorre l’incredibile storia di un uomo
che dovette imparare a utilizzare con perizia l’unica parte del corpo che gli
consentiva di mantenere un canale comunicativo con l’esterno, divenendo, nel
tempo, un apprezzato pittore e scrittore. Tredicesimo figlio di una famiglia
operaia di Dublino, grazie all’ausilio dei suoi cari, e soprattutto della
madre, che non smise mai di sostenerlo, Christy riuscì a emanciparsi da una
minorazione che nei primi anni di vita gli impediva, oltre che a deambulare, di
esprimersi verbalmente, e, per tale motivo, fu considerato a lungo alla stregua
di un vegetale, incapace di avere una relazione minima con il mondo. Sarà
l’incontro con la dottoressa Cole (Fiona
Shaw), specialista in paralisi celebrali, a dare inizio a un lento ma
costante percorso di riabilitazione che gli permise di acquisire un’accettabile
funzione orale; la lettura dell’Amleto di Shakespeare, di cui era uso imparare
intere parti a memoria, si rivelò efficacissima nell’agevolare il graduale
miglioramento.
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