L'alleanza
dei corpi di
Judith Butler
Al centro di
questo libro di Judith Butler è l’indagine sulla “politica della
strada” e sul diritto plurale e performativo di apparizione del
corpo all’interno del campo politico, attraverso l’esperienza del
raduno collettivo. Dal movimento Occupy alle proteste di Atene, dalle
cosiddette “primavere arabe” al Parco Gezi di Istanbul, dalle
mobilitazioni queer a quelle degli immigrati irregolari, negli ultimi
anni abbiamo assistito al moltiplicarsi delle manifestazioni di
dissenso contro le logiche neoliberiste o contro governi e poteri
repressivi. Al di là delle differenze, l’alleanza dei corpi in
queste azioni collettive affronta ed “espone” all’attenzione di
tutti una serie di temi interconnessi come la precarietà, la
vulnerabilità, la rivendicazione di una vita vivibile e l’esclusione
dalla sfera pubblica di apparizione. La tesi di Butler è che, nelle
lotte democratiche, questi raduni possano esprimere forme di
resistenza e solidarietà radicali da cui emerge una nuova idea di
“popolo” – un popolo che sperimenta una ricomposizione contro
la frammentazione e le disuguaglianze indotte, interrogando in modo
inaggirabile le frontiere dell’etica.
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