mercoledì 12 luglio 2017

Il burocrate e il marinaio : la sanità toscana  e  le  tribolazioni  degli  inglesi  a  Livorno nel 17. secolo di Carlo M. Cipolla


La storia del porto di Livorno tra il XVI e il XVIII secolo e delle sue misure per prevenire  il male del secolo, ossia la peste.
«In base alle loro categorie logiche gli inglesi consideravano le pratiche sanitarie toscane come degli inutili e costosi perditempo. Ne conseguiva che disattenderle non pareva loro peccato tanto grave. Era invece convinzione delle autorità sanitarie livornesi che con la “nazione inglese” così come con quella olandese “è bene andare circospetti, massime che in quelli Paesi non sogliono essere mai del tutto netti”».
Oltre che con i corsari della Barberia, con i turchi, gli spagnoli, i francesi e gli olandesi, quei grandi dominatori dei mari che erano gli inglesi durante il XVII secolo si trovarono alle prese con gli ostacoli e le idiosincrasie della burocrazia sanitaria toscana impiantata a Livorno, il porto su cui si imperniava la loro attività nel Mediterraneo. Cipolla narra  qui un importante capitolo di storia economica europea, mettendo a fuoco nella sua analisi acuta un profondo contrasto culturale.


Repertorio dei matti della città di Livorno, a cura di Paolo Nori
“Forse ogni città dovrebbe possedere un repertorio dei pazzi, così come di ogni città esistono le guide dei ristoranti e degli alberghi”.


Nel 2016 Nori ha tenuto a Livorno uno stage che si è concluso con la scrittura collettiva di storie minime di ordinaria follia della città, un testo originalissimo interamente dedicato alla stravaganza delle genti labroniche. Nel libro trovano il loro “spazio letterario” personaggi storici della città come Cutolo, il Pelagatti, Mario del Riovero, lo Sceriffo, il Nocchi e accanto a queste strambe figure popolari affiorano anche personaggi toccati da barlumi di  grande genio creativo, artisti veri e propri come Modigliani o Piero Ciampi. Non manca la gente comune, come “quella che aveva la fissa delle pulizie e se la chiamavi  la  domenica pomeriggio per proporle un cinema ti diceva - Scusa ma non posso, devo dare una sistemata a bagno e pavimenti,  perché domani viene la Pamela a pulire”. O quello “che passava le giornate affacciato alla finestra aspettando un incidente”.

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