mercoledì 17 maggio 2017


Un amore 
di Dino Buzzati

La storia di un amore. Un amore travolgente, ossessionante, possessivo. Un amore che è nato per caso, da un capriccio. Che non doveva essere, perché inutile, lacerante. Antonio, uomo di mezz’età appartenente alla Milano bene, va ad innamorarsi di qualcuno che mai potrà essere suo: Laide, ragazza giovanissima, che per vivere si vende agli altri. E così Antonio, affogando piano piano nelle sue emozioni, decide di doverla avere per sé. Perdendo la propria dignità. Perdendo sicurezza, sonno, vita. Perché è questo il tipo di amore raccontato nel romanzo. Un amore che ti toglie il respiro, la speranza. Che ti dà l’affanno, che ti fa svegliare la notte in preda ai peggiori incubi. Quello che ti fa vedere nemici in ogni angolo della strada. Che porta ad annullarsi. Buzzati sottolinea in maniera sublime la psicologia dell’Antonio innamorato e della Laide sfuggente. Ne delinea talmente bene i caratteri che a volte sembra di trovarsi lì con loro, a stringere la mano dell’uomo in trepidante attesa prima di accompagnarlo sotto casa della protagonista, con la quale si scopre avere il desiderio di parlare, per rimproverarla, magari dirle: “smettila di fare così, non vedi che lo stai facendo soffrire?”. E’ violento il coinvolgimento emotivo che deriva dalla lettura di queste pagine, sono incontenibili i sentimenti che vengono raccontati. E, dopo tutte le vicende tortuose, ecco il finale: rimane lì sospeso, arriva inaspettato. Ma, soprattutto, lascia il lettore con una serie di perplessità: cos’è veramente l’amore? Esiste l’eternità, in questo sentimento? E di cosa si parla quando si va oltre? E’ amore o solo “smania di vincere”?


Nessun commento:

Posta un commento