Il paesano di
Parigi di Louis Aragon
Il surrealista Aragon entra nell'immenso labirinto urbano di Parigi e lo sfida apertamente perché,
per vincere il labirinto, bisogna attraversarlo. È il labirinto costituito dal
Passage de l'Opéra e dal parco di Buttes-Chaumont, ma, anche e prima di ogni
altra cosa, dalle memorie dadaiste, inscritte in questo e in quel luogo, di
ricordi abrasi da una città in trasformazione, in cui passato e presente
coesistono ancora. Soprattutto, per dichiarazione iniziale dello stesso autore,
Il paesano di Parigi (trad. Paolo
Caruso, Il Saggiatore, 1996) è il tentativo di creazione di una mitologia
moderna, dentro la quale lo spazio cittadino è esplorato, vagliato, osservato e
setacciato attraverso il filtro della visione artistica, da uno sguardo
mnemo-onirico e trasfigurante, in grado, al contempo, di estrema accuratezza
ricostruttiva, profondissima capacità di penetrazione ed estrazione di
materiale fertile su cui lavorare.
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