mercoledì 17 maggio 2017

Il paesano di Parigi di  Louis Aragon


Il surrealista Aragon entra nell'immenso labirinto urbano di Parigi e lo sfida apertamente perché, per vincere il labirinto, bisogna attraversarlo. È il labirinto costituito dal Passage de l'Opéra e dal parco di Buttes-Chaumont, ma, anche e prima di ogni altra cosa, dalle memorie dadaiste, inscritte in questo e in quel luogo, di ricordi abrasi da una città in trasformazione, in cui passato e presente coesistono ancora. Soprattutto, per dichiarazione iniziale dello stesso autore, Il paesano di Parigi (trad. Paolo Caruso, Il Saggiatore, 1996) è il tentativo di creazione di una mitologia moderna, dentro la quale lo spazio cittadino è esplorato, vagliato, osservato e setacciato attraverso il filtro della visione artistica, da uno sguardo mnemo-onirico e trasfigurante, in grado, al contempo, di estrema accuratezza ricostruttiva, profondissima capacità di penetrazione ed estrazione di materiale fertile su cui lavorare.

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